Giovanna di Castiglia, regina senza trono tra insensate guerre di conquista in nome della religione
Con Adriana Assini e Maria Marchesoni
La storia di Juana di Spagna è una vicenda di grande amore e di grande dolore. Terzogenita dei primi sovrani di Spagna, Fernando d’Aragona e Isabella di Castiglia, è nota alla storia come Giovanna la Pazza.
Nel 1496, la sedicenne spagnola è già sposa per procura di Filippo delle Fiandre, arciduca d’Austria, un matrimonio combinato, per ragioni di Stato. Ma nonostante l’amore incondizionato per il suo consorte, Giovanna di Castiglia rimane vittima di continui tradimenti e pedina di potere nelle mani dei genitori che, per estrometterla dal suo ruolo di regina la faranno considerare pazza. La pazzia è stata usata spesso come escamotage per defenestrare qualcuno dal suo trono, dal suo potere. Mettere in circolo voci inventate per togliere di mezzo un problema. A raccontare la sua tormentata vita, voce narrante del romanzo, Francisca, schiava moresca al servizio di Giovanna, il suo vero nome era però Nura. Scorre così una storia di tradimenti, meschinità e di quella follia, che usata a proposito marchia ancora oggi il nome a Juana di “Giovanna la pazza”.
