La comprensione del mondo e dell’uomo attraverso l’analogia vitale
Con Mara Breno, Giorgio Cavallari, Diego Frigoli e Alda Marini
Questa opera a due mani vuole esplorare, attraverso varie riflessioni, la “logica vitale” che da sempre ha ispirato la relazione Uomo-Natura, mediata dal linguaggio degli archetipi, costituito dal simbolo e dall’analogia. Un tempo gli uomini ascoltavano la voce della natura, la sentivano animata dal divino, e la loro mente aveva il privilegio di accostarsi all’essenza delle cose comportando la capacità di aprirsi a loro “poeticamente”. L’attuale desacralizzato rapporto dell’uomo con la natura ha reso la terra un luogo brutto, degradato, insano, in cui tutto è possesso vorace, senza che la voce della “grazia” sia ancora udibile. L’ermeneutica ecobiopsicologica, che si appoggia sul simbolo e l’analogia, può favorire al “panorama” del mondo e dell’uomo la riscoperta della creatività primigenia della nascita della coscienza descritta da Bachelard come “spirito d’infanzia”, per alludere alla possibilità di ritrovare quelle rêveries che appartengono alla poetica degli archetipi.