Thomas Szasz, un libertario tra gli psichiatri
Con Antonio Carioti, Gilberto Corbellini, Roberto Festa e Patrizia Guarnieri
Principi libertari e psichiatria sono conciliabili? Se gli elementi costitutivi dei primi sono l’autoproprietà e la non aggressione, ossia il diritto di essere lasciati in pace e il dovere di lasciare in pace gli altri, come possono essere rispettati dalle pratiche coercitive esercitate dagli psichiatri? Considerato erroneamente tra i padri dell’antipsichiatria, Thomas Szasz (1920-2012) ha sempre difeso tesi ritenute da molti scandalose: tra queste, che le malattie mentali non esistono; oppure, che i principi libertari vadano applicati a tutti gli individui dotati di libero arbitrio, inclusi quelli diagnosticati come malati mentali. L’incontro intende esplorare le concezioni psichiatriche e politiche di un pensatore originale e controverso come Szasz.