Bergson e il tempo
Con Mauro Trentadue, Lorenza Mantovani e Alessia Sannicolò
Henri Bergson - filosofo perfetto della belle époque - spiega ai suoi contemporanei come il tramonto del positivismo lasci spazio a speranze tutte nuove, che si tratta solo di imparare a vedere. Mentre il cattolicesimo romano lucida le armi arrugginite dell’inquisizione e iscrive i successi editoriali del nostro filosofo fra le righe dell’anacronistico eppure ancora insidiosissimo indice dei libri proibiti, Bergson discute con Einstein della vera natura del tempo - sia pure fra molte incomprensioni - e l’Accademia di Svezia si appresta a riconoscergli, nel 1927, il premio Nobel per la letteratura.
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