Pensieri su Israele e Gaza
Con Chaja Polak. Interviene Andrea Nicastro
Una lucida, commossa e umanissima riflessione da parte della scrittrice ebrea olandese Chaja Polak che sembra dirci che l’unica via per provare a iniziare un percorso di pace sia realizzare come lutto e disperazione ci siano da entrambi i lati del confine. Vittime e aguzzini ci siano da entrambi i lati del confine.
Attingendo alla propria esperienza personale, Chaja Polak fa suo il dolore che nessuno vuol più vedere. Nemmeno la propria famiglia, in Israele. «Netanyahu continua a opporsi alla fine della guerra, e alla creazione di uno Stato palestinese. Netanyahu, dovrebbe essere chiaro, governa con la spada. Per lui la pace non solo segna la fine della sua carriera politica, ma anche la prospettiva che una cella di prigione diventi inevitabile».