Ci stiamo dentro: libri “brigantini” nel carcere di Bollate
Con Irina Bajini, Monica Fumagalli, Michele Picerno,Tania Pleitez e Nicola S.
“Il Brigantino di Bollate”, collana artigianale di letteratura carceraria che s’inserisce nella campagna di terza missione “Non solo limiti” a cura dell’Ufficio Servizi Sociali e Volontariato di UNIMI, si propone di accogliere una pluralità di voci di qualsiasi epoca e regione del mondo: scritture in senso classico, testimonianze, narrazioni, poesie, riflessioni, canzoni contemporanee. “Corsara” e alternativa per vocazione – dal momento che s’ispira all’editoria indipendente latinoamericana che ricicla il cartone e rifiuta il copyright, questa nave… di pianura veleggia fortunosamente tra il carcere di Bollate e l’Università Statale di Milano, tra un “dentro” e un “fuori” dove sbiadiscono i confini, imbarcando una ciurma composta da liberi e ristretti, studenti e docenti, amici e volontari.
In occasione di Bookcity 2024 si presentano nella biblioteca dell’istituto penitenziario gli ultimi titoli della collana: tre racconti tradotti, curati e rilegati in occasione dell’ultimo laboratorio di letteratura carceraria coordinato da Irina Bajini che si è svolto in modalità “mista”, cioè all’esterno e all’interno dell’istituto penitenziario.
Evento a numero chiuso e prenotazione obbligatoria.
La partecipazione del pubblico esterno è limitata a 30 persone, che dovranno prenotarsi entro il 30 ottobre 2024 inviando una mail di richiesta con nome e cognome, numero di telefono e scansione di documento d’identità a: brigantinodibollate@libero.it
Si informa che le richieste verranno sottoposte al controllo della direzione penitenziaria e sarà inviata una mail di conferma da presentare all’entrata.