Dal Grande Fratello all’intelligenza artificiale: l’uso della fotografia come strumento di controllo e la risposta degli artisti
Con Francesco Amorosino, Michele Tavola e Grazia Dell’Oro
Fin dalla sua nascita la fotografia è stata usata per identificare e classificare le persone attraverso la burocrazia, per mappare e sorvegliare luoghi, per raccogliere dati e prove. Insieme alla tecnologia si sono sviluppate anche le tecniche di sorveglianza e all’occhio delle sentinelle e dei secondini si sono aggiunte telecamere, satelliti e droni; internet ha collegato ogni punto del globo creando una rete che intrappola tutti e da cui non è possibile sfuggire pena l’isolarsi dalla comunità. Il libro di cui si parla traccia la storia della sorveglianza nelle sue tappe fondamentali. In parallelo, analizza la risposta degli artisti che con le loro opere esercitano una sorta di controffensiva e ci suggeriscono alternative per riconquistare spazi di libertà.