Tractant fabrilia fabri: come parlare dell'Intelligenza artificiale sapendo di cosa si parla
Con Franco Raimondi e Giuseppe Primiero
Il termine ‘intelligenza artificiale’ venne usato per la prima volta da John McCarthy tra il ‘55 e il ‘56 per indicare una disciplina il cui scopo era costruire sistemi che potessero simulare l’intelligenza, ma i tentativi di costruire macchine intelligenti erano in corso da decenni: i fondamenti matematici e tecnici per la costruzione di piloti automatici furono definiti intorno al 1920 e la cibernetica (da kybernétes, timoniere) nacque negli anni Quaranta. Nel 1943, McCulloch e Pitts proposero la prima formalizzazione matematica di un neurone che, implementata usando un computer, nel ‘57, da Frank Rosenblatt con il nome di percettrone, è ancora oggi la componente di base delle reti neurali in uso.
A distanza di 70 anni dalla nascita del termine ‘intelligenza artificiale’ e a 100 anni dalla pubblicazione di R.U.R., siamo veramente ad un punto di svolta? Il libro presenta una breve introduzione storica e fornisce in modo chiaro e accessibile i concetti alla base delle applicazioni sviluppate negli ultimi anni.