La comunità come motore di sviluppo
Con Michele d’Alena, Annibale d'Elia, Daniela Selloni, Flaviano Zandonai e Laura Bettini
La popolazione che invecchia, i legami che si squagliano, la solitudine che aumenta, l’innovazione tecnologica che orienta le nostre aspettative verso soluzioni individuali: intorno a noi i segni della disgregazione sociale sono sempre più evidenti e stiamo perdendo la capacità di collaborare. Che fare allora? La soluzione può passare da una nuova generazione di servizi pubblici che rispondano a bisogni sociali stimolando e supportando la creazione di nuove comunità. Perché l’esistenza di un tessuto sociale ricco e dinamico è la condizione necessaria per affrontare in modo collaborativo molti dei grandi problemi con cui oggi ci dobbiamo confrontare. Ma nessun cambiamento umano, sociale ed economico è possibile se manca «chi» lo desidera così tanto da farlo accadere. La creazione di valore ha infatti bisogno tanto di competenze quanto di significati: socialità, management, imprenditorialità e politica dipendono dal «fattore desiderio». Legare le azioni alle aspirazioni diventa allora la sfida di ognuno e in particolare di chi ambisce a generare impatto sociale.