Oro forca fiamme
Con Marcello Introna e Chiara Deiana. Letture di Michele Venitucci
Bari, settembre 1667. Una piaga inarrestabile si sta diffondendo dalle campagne di Conversano alla città. Padre Ermanno, priore della basilica di San Nicola, è convinto che l'unica possibilità di salvezza sia pregare, fare penitenza, soprattutto mostrare generosità verso la Chiesa. Giuseppe Verzillo, medico esperto e di ampie vedute, si rifiuta però di ricondurre la comparsa della peste alla volontà divina e si impegna nella ricerca di una spiegazione scientifica degli eventi. Tornato da poco a Bari, entra subito in un conflitto incandescente con l'integralismo di padre Ermanno. Tra rimedi alchemici, superstizioni, accuse di stregoneria ed esecuzioni sulla pubblica piazza, il morbo nel frattempo procede silenzioso, impadronendosi della mente degli uomini. In una terra controllata dal clero, irretita dai miracoli e sconvolta dalla Santa Inquisizione, oltreché tiranneggiata dalle angherie della nobiltà, il dottor Verzillo fa delle straordinarie scoperte. Dalla sua parte ci sono due donne formidabili: Sveva e Lucrezia, i cui destini si sono incrociati in circostanze drammatiche. In un'epoca solo apparentemente lontana dalla nostra, lacerata tra l'evoluzione della scienza medica, i dogmi religiosi e le dinamiche di potere, la realtà storica fa da sfondo alle vicissitudini avventurose dei protagonisti e del loro viaggio appassionante.