Pagina Contro. Frammenti di Guerra e Pace. Una pagina contro l’altra:la prima tratta da un libro, la seconda di produzione propria
Con Mario Buonofiglio, Simonetta Longo, Pancrazio Luisi, Massimo Rizza e Lelio Scanavini. A cura della rivista Il Segnale
Una pagina contro l’altra: la prima tratta da un libro, la seconda di produzione propria.
Guerra e pace. Contro. Per Norberto Bobbio «Il concetto di pace è così strettamente connesso a quello di guerra che i due termini «pace» e «guerra» costituiscono un tipico esempio di antitesi, come gli analoghi «ordine-disordine», «concordia-discordia», « armonia-disarmonia». […] I due termini dell'antitesi guerra-pace possono essere, secondo i diversi contesti, ora contraddittori […] oppure contrari. […] Di fronte alla guerra sempre più percepita come evento tragico eppure immanente alla storia umana, ecco nascere i vari tentativi di dare una risposta alla domanda: perché la guerra e non la pace?».
Se guerra e pace, infatti, si possono definire indipendentemente l'una dall'altra, considerata in relazione reciproca una pare prevalere, così che, afferma ancora Bobbio, «Nella coppia guerra-pace, il termine forte è il primo, il termine debole il secondo […]. Il che ha per conseguenza che la nozione di pace presuppone quella di guerra, o, più in generale, ogni discorso sulla pace presuppone il discorso sulla guerra». La storia e l'attualità non sembrano lasciar campo a ottimismi di pace, ancor meno perpetua. Eppure la prospettiva della fine presuppone un'unica scelta. Tra guerra e pace. Da qui le nostre Pagine Contro. «Se mai c'è un'alternativa – scrive Bobbio – questa non è più tra pace e libertà, tra pace e onore, tra pace e giustizia, ma, come dice giustamente e spietatamente Günther Anders, tra essere e non essere. Voglio dire con questo che la pace oggi interessa gli uomini in quanto uomini…».