Primordiale bellezza. La vita rivoluzionaria di Carla Badiali, artista in cerca della “primordiale bellezza” in mezzo agli orrori del fascismo e della Seconda guerra mondiale
Con Lucia Valcepina e Sabrina Sigon
Pittrice raffinata e audace, Carla Badiali scelse l’astrattismo in anni in cui l’innovazione, e prima ancora l’idea di consacrarsi all’arte, erano per una donna un salto nel vuoto. Nome di punta del Manifesto del gruppo Primordiali Futuristi Sant'Elia nel 41 affiancò alla ricerca artistica il disegno tessile, creando un proprio studio destinato ad avere fama internazionale.
Durante la Seconda guerra mondiale passò alla vita clandestina resistenziale. Falsificò documenti, supportò il marito, di origini ebree, nel ruolo di commissario politico.
Venne incarcerata, mentre aspettava il primo figlio. La sua storia è la costante ricerca di una bellezza incipiente, ancestrale, laddove l’orrore sembra prendere il sopravvento.