Sartre e la malafede. Le parole e il commento di Franco Fergnani
Con Mauro Trentadue, Lorenza Mantovani e Alessia Sannicolò
Le qualità del vischioso, rimandano dal punto di vista della «psicanalisi delle cose» ad un processo di «intorbidamento» di quella liquidità da cui la coscienza è simboleggiata. Non senza un’inflessione di tipo romantico, per l’autore de L’essere e il nulla la coscienza intenzionale irriflessa è infinità di scorrimento, infinita spontaneità, infinita proiezione estatica nientificante sull’in-sé. La tendenza all’ispessimento e alla coagulazione viene denunciata come un’inclinazione degenerativa. La coscienza cade nella vischiosità quando tende a mortificare il proprio potere di trascendimento e di invenzione, a ripiegare sulla forza della tradizione, a mettersi al riparo trincerandosi nei rituali e ruoli precostituiti, a garantirsi tramite i dogmi, gli idoli e le illusioni dello «spirito di serietà».
Per partecipare è necessario inviare una mail al seguente indirizzo: ufficiostampa@farinaeditore.it o contattare la redazione al seguente numero: 0248671911.